“Keep Going Up” è il nuovo singolo di Timbaland, Nelly Furtado e Justin Timberlake.

Ma è anche una “sonora delusione”. Ebbene sì, tutti ci ricordiamo di “Give It to Me”, la hit che ci ha fatto ballare (e non poco) per tutto il 2007 (e parecchi anni a seguire). Così quando ho letto di una reunion tra i tre artisti, ho lanciato un grido di gioia. In un momento storico in cui la musica pop di qualità sembra destinata a essere solo un lontano ricordo, una hit di livello è una boccata d’aria fresca. Ma non è il caso di questa deboluccia e perdibile “Keep Going Up” che sembra più una bonus track che un singolo di lancio. 

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Keep Going Up: sintesi di un brano mediocre

C’era una volta Timbaland. Un produttore dal tocco magico capace di trasformare in popstar cantanti mediocri come Nelly Furtado (di cui ci ricordiamo solo grazie a “Loose”, l’album da cui sono state estratte le hit “Promiscuous”, “Maneater”, “Say It Right” e “All Good Things”).  Su Justin Timberlake non discuto perché di talento ne ha da vendere nonostante le sue scelte musicali mi risultino spesso indigeste.

Ma da una triade così non ti aspetti un brano musicalmente indietro di quindici anni. Non c’è ritmo, non c’è melodia e neanche innovazione in “Keep Going Up”: i tre artisti si limitano a riciclare falsetti e peculiarità che li hanno resi popolari senza aggiungere nulla di nuovo.

THE NUN 2: LEGGI LA RECENSIONE

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Che fine ha fatto il vero pop?

Questa domanda meriterebbe un articolo ad hoc (e lo avrà). Ma sicuramente è un punto da trattare in un’era discografica in cui nessun artista – neanche icone come Madonna, Beyonce, Lady Gaga o Kylie Minogue – riesce a produrre e lanciare una hit. La musica è sempre più costruita a tavolino e, a chi storce il naso, ricordo che non ho nulla in contrario quando i prodotti pop funzionano a dovere.

Ma che fine farà la musica pop se perfino artisti come Timbaland e Justin Timberlake finiscono col riciclarsi in singoli perdibili come “Keep Going Up”? Preferisco non rispondere (e continuare a sperare).

La foto di evidenza dell’articolo è stata presa da Billboard Italia

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Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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