“Io Capitano” è il nuovo film di Matteo Garrone disponibile nei cinema italiani. 

Un’odissea contemporanea che, pervasa dallo spirito epico del viaggio dell’eroe, affronta una delle tematiche più controverse delle ultime decadi: gli sbarchi in Italia e l’accoglienza dei migranti. Una problematica acuita dai telegiornali che raccontano solo una faccia della medaglia: lo sguardo di noi italiani che “accogliamo” gli sbarchi a Lampedusa. Ma tralasciando le ripercussioni politiche e sociali di una situazione sempre più difficile da gestire (o trattare), Matteo Garrone dà finalmente voce a chi “quel viaggio”, quella “odissea”, la vive ogni giorno sulla pelle. E ai pochi, tra tanti, che hanno la fortuna di sopravvivere per poterla raccontare.

io capitano

Io Capitano: la trama del film

Ed è qui che entra in gioco Seydou, il protagonista della storia, che supportato dal cugino, decide di lasciare il Senegal per cercare fortuna in Italia. Come i suoi coetanei, vive nel mondo di illusioni dei social dove il talento è più che sufficiente per diventare ricco e famoso e firmare autografi a migliaia di followers. Ma oltre alla ricerca del successo, Seydou è prima di tutto alla ricerca di speranza: la terra dove vive è ricca di misticismo e affetti familiari ma minata da una povertà dilagante che lo costringe ad alternare la scuola a lavori di fatica per aiutare la sua famiglia. L’Europa rappresenta così un sogno, un punto di arrivo, una terra magica dove tutti realizzano i propri desideri. Una destinazione che lo spinge a diventare il capitano di un’odissea disseminata di morte, paura, violenza e disumanità.

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Un’odissea contemporanea

Dopo il bellissimo e fiabesco “Pinocchio”, Matteo Garrone racconta l’odissea di un giovane innocente disposto a tutto per diventare un “adolescente vero”. E lo fa narrando l’intero percorso di Seydou dal Senegal all’Europa tra primi piani enfatici, riprese fisse, guizzi fiabeschi e un montaggio asciutto e serrato. Una continua altalena di emozioni che raggiunge la sua climax nel meraviglioso epilogo del film che ci lascia – proprio come il protagonista della storia – sospesi nel dubbio ma allo stesso tempo carichi di un piacevole senso di speranza. Non importa cosa succederà, se Seydou troverà fortuna o si realizzerà. L’unica cosa davvero importante è che questo giovane ragazzo senegalese riuscirà a portare a termine il suo viaggio diventando il “bambino vero” che sognava di essere. 

“Io Capitano” è in tutti i cinema italiani. Correte a vederlo!

Autore

Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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