Qualche giorno fa, sono rimasto piacevolmente colpito da Bad Hair! 

Una commedia dalle sfumature horror scritta, prodotta e diretta dal brillante Justin Simien, giovane autore americano che si ispira a Spike Lee e che sa come confezionare un’opera unica nel suo genere.

bad hairBad Hair: la trama

Nel 1989 la giovane e timida Anna lavora come assistente presso Culture, un’emittente televisiva interamente dedicata alla musica black: di passione, talento e capacità imprenditoriali ne ha ma pecca di stile. Un “grave danno” per una società succube della sempre più dilagante occidentalizzazione dell’identità afroamericana. E così l’insicura Anna cede alla richiesta del capo della programmazione Zora di abbandonare i suoi capelli afro per delle splendide extension assetate di sangue. Un “piccolo cambiamento” che la aiuterà a fare carriera seminando una scia di vittime lungo la strada per il successo.

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bad hair

Tra fiaba popolare, guilty pleasure e orrore metropolitano

Nel lontano 2011 ho perso la testa per il folle Exte: Hair Extensions. Il Torino Film Festival aveva dedicato una rassegna a Sion Sono, regista e sceneggiatore giapponese con una malsana passione per l’horror. E così mi sono ritrovato per puro caso a seguire la bizzarra storia di un gruppo di extension assassine che uccidono chiunque si avvicini a loro con una efferatezza degna di Final Destination.

A distanza di dieci anni da questa improbabile ma divertentissima visione, mi sono imbattuto in un remake (non ufficiale) ricco di cultura black. Un’opera che a uno sguardo disattento può sembrare trash ma che in realtà custodisce un’anima che fonde fiaba popolare, guilty pleasure e orrore metropolitano. Dopo lo straordinario successo del film e della serie tv Dear White People, Justin Simien confeziona una pellicola indubbiamente strana ma proprio per questo efficace intrisa di una raccapricciante atmosfera horror. 

Una critica pungente all’eccessiva occidentalizzazione della cultura black della fine degli anni Ottanta che non scade mai nel moralismo ma che ne sancisce il razzismo latente e l’illogicità. E la prova è un cast capitanato dalla giovane e super espressiva Elle Lorraine e da grandi star del calibro di Vanessa Williams, Kelly Rowland, Usher, Laverne Cox e James Van Der Beek. 

Chi si aspetta un film trash dovrà così ricredersi perché Bad Hair presenta alcune sequenze di regia magistrali e una critica sociale che, a colpi di extension vampire, fa riflettere… e non poco!

Autore

Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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