È uscito Chromatica, il nuovo album di Lady Gaga!
E ovviamente questa mattina alle 06:30, durante la mia quotidiana (e forse inutile) sessione di allenamento a casa, l’ho ascoltato dall’inizio alla fine. Il risultato è un album interessante che, a differenza di altri progetti di stampo pop, ha una direzione precisa: la dance anni Novanta rivista e corretta dal premio Oscar di A Star Is Born.
Un progetto ambizioso che, suddiviso in tre capitoli intitolati Chromatica I/II/III (fantasia portami via), non spazia tra generi diversi ma porta fino in fondo un’idea musicale esaltata dalla produzione di esperti della dance music come Max Martin, Skrillex e BloodPop.
Considerato il triste momento per la musica pop, Chromatica è un album “elettrizzante”. Ma di hit come Paparazzi, Born This Way, Bad Romance e Telephone non c’è traccia. In ogni caso queste cinque canzoni valgono l’ascolto di Chromatica.
E no, non parlo di Stupid Love, Rain On Me e Sour Candy!
1. Chromatica: Alice
“Chi ben comincia è già a metà dell’opera”. Il più celebre degli aforismi mi sembra perfetto per introdurre il ritmo dance/elettropop di Alice, brano di apertura che ci accoglie nell’ipnotico mondo di Chromatica. Un universo di voci robotiche, citazioni letterarie e furbizia di una popstar che, è inutile negarlo, sa ancora farci scatenare. Non vedo l’ora di ballarla in discoteca e pretendo un video musicale in stile Alice in Wonderland!
2. Chromatica: 911
Quanto “fa figo” chiamare una canzone 911? Lady Gaga non è certo la prima (e sicuramente non l’ultima) ma questo è un chiaro rimando alle sue prime opere, The Fame e The Fame Monster, gli album che amo di più. Caratterizzata da un ritornello iper ripetitivo e super catchy, 911 è la degna erede della sottovalutata I like it Rough… quindi la amo!
3. Chromatica: Enigma
Se vi piacciono i brani alla “The Edge Of Glory”, un po’ dance, un po’ melodici, sicuramente amerete Enigma, la canzone che porta il titolo della residency di Miss Germanotta a Las Vegas. Un caso? Forse sì, forse no, in ogni caso Enigma non è affatto male. E quelle trombette e quel refrain sono piuttosto efficaci!
4. Chromatica: Sine From Above
Lady Gaga ed Elton John si vogliono un gran bene. Questo lo sapevamo già ma Sine From Above è un tributo a un sodalizio musicale che porta l’autore di Your Song nel terreno inesplorato della dance (un po’ grezza) ricca di bassi lancinanti e voci alterate dall’auto-tune.
5. Chromatica: Babylon
Tra accuse di plagio, critiche feroci e un duetto mai divenuto realtà, la faida tra Gaga e Madonna incendia ancora il mondo del pop. Eppure Gaga continua ad “attingere” dal repertorio di Miss Ciccone con questa Babylon che, nelle sonorità e nel parlato, mi sembra un po’ una Vogue 2.0. Ovviamente anche questa volta non si tratta di plagio (già mi vedo i Little Monsters con il forcone sotto casa) ma il richiamo sonoro alla hit di Madonna è piuttosto evidente…e proprio per questo vincente. “Reductive”? Forse sì, forse no ma Gaga non poteva scegliere miglior chiusura per la sua era Chromatica!
1 Commento
I produttori sopra citati, così come la Sig.ra Germanotta, sono esperti dell’industria musicale. Di certo non investono milioni di dollari per produrre un album infarcito di “furbizia” e scopiazzature. Non mi pare che Britney Spears abbia fatto album in omaggio al teatro greco, anzi.
Per ogni album di LG, qualsiasi genere sperimenti, c’è sempre un malcontento ed è proprio qui che LG raggiunge il suo obiettivo: zittendo invidiosi e fantomatici esperti di musica.