La nuova box di Hoppipolla è strepitosa!
Se non conoscete Hoppipolla, siete dei babbani. Scherzi a parte, Hoppìpolla è un progetto straordinario che invia a casa degli abbonati una box di prodotti in edizione limitata realizzati da personalità creative di tutto il mondo. E tra questi “autori indie” c’è anche il sottoscritto… ma andiamo per gradi!
Un anno fa Hoppipolla mi ha assegnato la mia rubrica sul cinema indie dove racconto e analizzo il cinema indipendente attraverso nuove prospettive. Non la classica recensione per intenderci ma un approfondimento sviluppato da un punto di vista alternativo.
Per farvi un esempio di un articolo targato Hoppipolla, ho scritto cinque buoni motivi per amare Margot Tenenbaum, la iper-depressa e super iconica protagonista del cult di Wes Anderson del 2001. E così via…
La box di Hoppipolla
Vi ricordate le buste-sorpresa che ricevevamo da bambini? Hoppipolla riprende quella magica idea e la trasforma in un progetto indie. Il bello della sorpresa incontra così il piacere della scoperta: i prodotti delle box spaziano tra fumetti, cartoline, ricette e oggetti unici!
Per farvi un esempio pratico, nella scatola #32 ho trovato:
- Un elegantissimo sottobicchiere in marmo di carrara disegnato dalla giovane designer Lucy Zhu: perfetto per una pausa caffè dal sapore artistico.
- Il libro “Non è mica la vergine Maria” di Feby Indirani pubblicato dalla casa editrice indipendente Add editore. Un’opera che, dallo stile surreale all’analisi della società indonesiana, custodisce al suo interno delle illustrazioni magnifiche.
- La ricetta vegana dei muffin ai mirtilli scritta e fotografata da Moeko Munaretto e accompagnata dal link alla playlist Spotify che le fa da colonna sonora.
- I santini di Bolo Paper, l’etichetta editoriale indipendente che trasmette l’importanza di affidarci al (giusto) santo protettore.
E non è tutto…
Oblò, coffee, indie and me
Oblò è il magazine di Hoppipolla che, di mese in mese, affronta tematiche originali. Questo numero è dedicato a Coffee & Books, un argomento bizzarro considerata la mia rehab dalla caffeina (tranquilli, ve ne parlerò!).
Ma tornando ad Oblò, Hoppipolla mi ha chiesto di scrivere un articolo sul rapporto tra cinema indie e caffè. Il punto di partenza è stato Coffee and Cigarettes, il cult di genere di Jim Jarmusch, ma non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa, custodita nella box numero 32 di Hoppipolla!
Una scatola magica ricca di arte e creatività in cui è sempre un piacere e un onore finire!